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Old 04-05-2008, 15:13   #29
Giovanni Todaro
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A proposito degli “ibridi”, c’è una forza incontenibile della natura e cioè il periodo degli amori. E’ dura tenere a freno un maschio determinato, CLI incluso. Per evitare che il mio lupo italiano Tito coprisse la mia femmina di pastore del Caucaso inizialmente lo tenevo in un recinto totalmente chiuso (una legnaia) con grossa rete di ferro e in più alla catena. Risultato, catena spezzata ogni volta e rete tranciata a morsi. E’ andata a finire che nel periodo degli amori tengo il Caucaso in casa, con porta chiusa a chiave. Insomma, può capitare anche con tutta l’attenzione.
Per quanto riguarda il colore degli occhi il mio Tito ha esattamente il colore di quello della foto.
Per il PT, come avete visto anche nel post di Jal, il lupo è effettivamente stato usato, almeno in parte. La paura dello sparo in cani accoppiati con il lupo è sempre insita (ma non sempre terrorizzante, Tito non ne ha paura ma si innervosisce a Capodanno) e del tutto normale. Del lupo si prende il buono e il bello. Da notare che il buono è proprio la paura dello sparo perché un buon lupo deve evitare le schioppettate, pena la vita. Non per nulla nelle battute si usavano petardi per spingerli dove si voleva. Tuttavia, attenzione. Il lupo, se capisce che gli conviene, può essere del tutto disinteressato a spari e persino esplosioni. Sapevate che nell’inverno 1916-17 a Kovno (oggi Kaunas, Lituania) un branco di lupi composto da molte centinaia di esemplari (avete capito bene, centinaia di esemplari, come si raccontava accadesse nel Medioevo. Non ci credevo, poi ho dovuto ricredermi) prese possesso delle macerie della città e incurante dei bombardamenti, degli attacchi e dei gas (che evidentemente percepivano e evitavano) si mise a sbranare i soldati tedeschi e quelli russi? Sbranavano persino le pattuglie. A un certo punto i soldati delle opposte fazioni, terrorizzati perché venivano attaccati nelle trincee soprattutto di notte (non potevano accendere luci, neppure le sigarette, per non attirare il fuoco nemico e quindi erano al buio totale) iniziarono ad ammutinarsi. Alla fine russi e tedeschi dovettero stabilire una tregua e formare addirittura pattuglie miste per eliminare il branco (che non mangiava i morti perché coperti dal gas, limitandosi ai vivi). Ci riuscirono solo dopo mesi e una caterva di vittime. Se cercate su Internet troverete alcuni articoli dell’epoca del New York Times che descrivono il problema. Pertanto il lupo (e così i cani da loro discendenti, ossia tutti perché la specie è la stessa, Canis lupus) si comportano in un dato modo solo in base all’esperienza e alla necessità.
Il pastore di Saarloos a mio parere è del tutto inutilizzabile per il lavoro ed è inutile, come hanno fatto e fanno, continuare a inserire sangue di cane. Quello che si teme possa avvenire inserendo sangue di lupo nel cane, nel Saarloos si è verificato completamente. Farebbero meglio, se vogliono proseguire, a cancellare il tutto e a ricominciare da capo (senza usare lupi siberiani e neppure, per assurdo, americani, visto il numero di vittime umane che fanno ogni anno questi “wolfdogs”. Magari non sono aggressivi per 10 anni, ma non si sa che faranno il minuto dopo. Ci sono studi scientifici su questo comportamento, soprattutto verso i bambini). Il PT, comunque, è sempre un cane straordinario e sono convinto che se si ha un PT perfetto (raro) sia superiore a qualsiasi razza (nel complesso). Per quanto riguarda il Beauceron, a mio parere è effettivamente la base del Dobermann.
Conosco l’episodio del 1936 dei lupi vs 3 cani corsi (a fianco dei quali però c’erano altri cani, da pastore). L’intervento dei corsi fu risolutore e ci credo, il corso inferocito (un vero corso selezionato sul campo, non d’allevamento) è terribile. Evidentemente i lupi (da notare, nessuno a quanto mi risulta fu ucciso dai cani e questo può far capire cosa sia un lupo) a un certo punto decisero che era conveniente andarsene.
Una sola volta in vita mia, ho visto PT (fra l’altro grandi e belli) insieme a un gregge, non ricordo se in Abruzzo o nelle Marche. Erano 2, tenuti al guinzaglio dai pastori e con la museruola. Non avevano un atteggiamento rassicurante e ritengo servissero contro i ladri piuttosto che contro i lupi. Di norma il PT e tutti i cani lupoidi non vengono usati come cani da pastore perché ricordano troppo il lupo alle pecore, che si spaventano, hanno necessità alimentari spaventose rispetto ai veri cani da pastore e per finire hanno spesso l’istinto di uccidere le stesse pecore (il mio Tito, e lo stesso facevano gli altri miei CLI, uccidevano qualsiasi cosa si muovesse (tranne i gatti di casa), incluse capre e maiali quando fuggivano (erano 4, facevano branco e si comportavano come veri lupi entrando di notte nelle cascine). Ho dovuto spendere una cifra per i rimborsi!! (prima di blindarli definitivamente)
Il CLC è stato selezionato dai militari e quindi è logico che quelli selezionati non avessero paura dello sparo (dove c’è guerra ci sono spari…), Alcuni possono avere paura, ma chi più chi meno può capitare in ogni razza. Saluti.
Giovanni Todaro jest offline   Reply With Quote